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Pergamena

Pioggia incessante Bagnando nudi corpi Burrascosi sogni

Impossibile azione?

Sutterlin 4984882 1920

Raccontai sogni e storie, vivendo d’altri e non di me: cambiare, semplice verbo, spesso, impossibile azione

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Sogni confusi colgo calzini spaiati in un cassetto.

Insonnia

notte fonda a contar sogni senza dormire, aspettando “il” domani

Lezioni di vita…trovate online

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Lezione n° 1 Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa. La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta: è Giovanni, il vicino. Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: “ti do 800 Euro subito in contanti se fai cadere l’asciugamano!” Riflette e in un attimo l’asciugamano cade per terra… Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita. Lei, un po’ sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta. Lei risponde: “era Giovanni”. Il marito: “perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?” Morale n° 1: Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni!   Lezione n° 2 Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnando una giovane monaca al convento. Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate. All’improvviso poggia la mano sulla coscia sinistra della monaca. Lei lo guarda e gli dice: “Padre, si ricorda il salmo 129?” Il prete ritira subito la mano e si perde in mille scuse. Poco dopo, approfittando di un cambio di marcia, lascia che la sua mano sfiori la coscia della religiosa che imperterrita ripete: “Padre, si ricorda il salmo 129?” Mortificato, ritira la mano, balbettando una scusa. Arrivati al convento, la monaca scende senza dire una parola. Il prete, preso dal rimorso dell’insano gesto si precipita sulla Bibbia alla ricerca del salmo 129. “Salmo 129: andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria…” Morale n° 2: Al lavoro, siate sempre ben informati!   Lezione n° 3 Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall’ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada. “Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete tre, ne avrete uno ciascuno”. L’impiegato spinge gli altri e grida: “tocca a me, a me….Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete”. Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: “a me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!” E svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale. “Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!” Morale n° 3: Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!   Lezione n° 4 In classe la maestra si rivolge a Gianni e gli chiede: ‘Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari a uno degli uccelli, quanti ne rimangono?’ Gianni risponde: “Nessuno, perché con il rumore dello sparo voleranno via tutti”. La maestra: “Beh, la risposta giusta era quattro, ma mi piace come ragioni”. Allora Gianni dice “Posso farle io una domanda adesso?” La maestra: Va bene. “Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato. Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?” L’insegnante arrossisce e risponde: “Suppongo la seconda… quella che ingoia il gelato fino al cono”. Gianni: “Beh, la risposta corretta era quella che porta la fede, ma… mi piace come ragiona”!!! Morale n° 4: Lasciate che prevalga sempre la ragione. Lezione n° 5 Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: “Sono cieco, aiutatemi per favore”. Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”. Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: “Oggi è primavera e io non posso vederla”. Morale n° 5: Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.   Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l’Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti…. Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato bocciato all’esame finale. Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto. Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all’editore di una rivista settimanale. Per scoprire il valore di un’ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi. Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l’aereo. Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente. Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d’argento. Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore. Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.  

Il mio nuovo “mezzo” libro: Haiku

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Anche io voglio sostenere nel mio piccolo la ristrutturazione dell’oratorio della parrocchia che frequento. Al momento e’ stata completata ma non ancora finita di pagare la ristruttirazione della sala polifunzionale (ex cinemateatro) GXXII. Ma i sogni sono “grandi” e per finire “tutto il progetto” mancano ancora da rifare i campi sportivi e l’abbattimento e ricostruzione della palazzina dell’oratorio. Inutile snocciolare qui le cifre. Posso invece dirvi cosa ho pensato di fare per aiutare la raccolta fondi, anzi… ve lo faccio vedere: Ho raccolto in questo “libricino” gli Haiku gia’ pubblicati in Fotografie di Pensieri aggiungendone alcuni altri scritti nei 2 anni dall’uscita di F.d.P. Il costo di ogni libro è di 8 Euro + spese di spedizione. per ogni vendita circa 3 euro verranno donate all’iniziativa. Avevo un sogno nel cuore ed è diventato Fotogradie di Pensieri, ora vorrei che il mio sogno(o parte di esso)  possa aiutare a realizzare il sogno di tanti cuori, presenti e futuri. Per ordinare il libro, cliccare sulla copertina o cliccare   —>QUI<—- Chiedo cortesemente a chi acquisterà il libro “solo” per questa finalità di avvisarmi via mail in modo da poter avere un conteggio aggiornato. Grazie

Sono vecchio?

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In questi minuti mia figlia inizia la nuova avventura della scuola primaria di secondo grado. Stamattina al suo risveglio l’ho vista spaesata. E’ tutta estate che cerchiamo di farle capire che sicuramente sara’ un cambiamento non solo “fisico” di scuola ma anche ti tempi, modi, ritmi, insegnanti, compagni…. ma ovviamente senza “provare” non se ne puo’ rendere conto. E d’un tratto l’ho vista “bambina” che vuole fare la grande e…”grande” che vuol essere ancora bambina. E io nonostante abbia 38 anni mi son sentito “vecchio”. Vecchio perche’ di media gli altri genitori dei compagni di mia figlia sono piu’ “anziani” di me (lo e’ stato finora sia all’asiilo che al “primo grado”), vecchio perche’ lei cresce…con le gioie e i dolori della crescita, vecchio perche’ “la mia scuola” era diversa nei tempi e nei programmi, vecchio perche’, forse, essendo figlia unica non ho forze “fresche” a tenermi occupato. Vecchio perche’ in fondo in fondo, come tutti i genitori, voglio il suo bene e il meglio per lei e mi sento come probabilmente si sentivano i mei genitori… che sicuramente hanno riposto sulle mie spalle le loro aspettative e i loro sogni, che magari anzi quasi sicuramente, non erano i miei ed io, seppur voglio evitare questa cosa, mi perdo a pensare cosa mi piacerebbe lei facesse nella sua vita, spesso dimenticandomi o volendo dimenticare che e’ la sua e non la mia vita. E continuo a chiedermi… “sono vecchio?” o semplicemente “genitore”?

Atto di coraggio

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Ed era ancora li, a guardare quel foglio bianco. Ricordava quando da bambina fingeva di leggere tutto quello che si voleva sentire dire, poi crescendo iniziò a scrivere un diario, pensieri, poesia. Diario segreto, di cui tutti però avevano la chiave. Sogni e speranze s’alternavano in quel diario, pezzi di giornale, una vita che voleva vivere. Poi passarono gli anni e i sogni furono delusioni, le speranze s’infransero, quella bambina sognante e quella ragazza speranzosa divennero una donna senza più voglia di pensare ad un domani: marito, figli, lavoro, giornate da dover far passare tutte così identicamente diverse nel loro ripetersi, senza voglia di un futuro, senza ricerca di qualcosa di diverso, prigioniera di un ruolo che non voleva e da un finto perbenismo borghese, dove tutto era già stabilito per il quieto vivere. Tremava la mano che teneva quel foglio, cercando le parole giuste per esprimere  quello che aveva dentro: “Non fui, non sono e forse mai sarò.” Lasciò il foglio sul tavolo, usci’ di casa senza voltarsi indietro, arrivando fino al prato fece un salto, spiegò le ali e volò via.

Ligabue, Un colpo all’anima

Piano 1655558 1920

Testo Un colpo all’anima Luciano Ligabue Tutte queste luci tutte queste voci tutti questi amici tu dove sei!? Tutto questo tempo pieno di frammenti e di qualche incontro e tu non ci sei… Tutte queste radio piene di canzoni che hanno dentro un nome ecco chi sei..! Non ti sai nascondere per bene Quante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è sempre un colpo all’anima Tutto questo posto forse troppo visto deve avere un guasto tu non ci sei tutte quelle case piene di qualcuno e fra quei qualcuno tu con chi sei!? tutte queste onde pronte a scomparire resta solo il mare quanto ci sei non ti sai nascondere davvero… Quante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è sempre un colpo all’anima quante volte sei mancata quante volte mancherei un colpo al cerchio ed un colpo all’anima Quante volte sei passata quante volte passerai e ogni volta è un colpo sordo all’anima Quante volte sei mancata quante volte mancherai un colpo al cerchio ed un colpo all’anima all’anima E’ Ligabue. E’ tornato. Dopo 5 anni d’attesa. L’11 Maggio uscirà il nuovo album. Ma… Ma sinceramente mi sembra (almeno in questa canzone) che abbia fatto un bel “compitno”. Nulla di nuovo sotto il sole, ma nemmeno sotto la pioggia. Che forse ora le cose migliori le faccia quando scrive per gli altri? (Mannoia, Elisa giusto per citare 2 esempi). La canzone è carina, si fa ricordare, sicuramente radiofonica ma…. ma mi sa tanto di già sentito. A ditanza di poche ore su youtube si trovano già tanti video amatoriali di cover…. Non lo so, non mi convince fino in fondo. Sarò nostalgico ma il “primo Liga” diciamo quello dei primi 10 anni di carriera era un’altra cosa. Un pugno allo stomaco… una sorpresa continua…ora è un lento ripetersi din un solito clichè con qualche sprzzo di “botta di vita”. Insomma a mio modesto modo di vedere un singolo per “salvarsi la pelle” (e pararsi qualcusa d’altro) rincorrendo vecchi “sogni di R&R”

Ci sono sere che

Book Bindings 3176776 1920

Ci sono sere che vivi da eterno insodisfatto. Sembra che aspetti qualcosa..che forse non sai nemmeno tu:  un gesto, una carezza, confronto,  sesso,  parole,  una mano tesa,  uno sguardo. Arrivi a casa, ti metti in attesa,  pensi e magari sogni. Ti sdrai nella penombra, liberando la mente… Aspetti…aspetti… aspetti.. si ma “cosa”? Ti chiamano, ti alzi. “Senti non e’ che…?”, “Mi puoi…?” “Riesci a…”? No.. non e’ questo quello che cerchi. Suona il cellulare, “volevo avvisarti che l’impegno e’ saltato”, come al solito all’ultimo momento, poco male, resti a casa ma non e’ quello che cerchi. E’ l’ora di cena, mangi, di gusto, ti abbuffi pensando che fosse quello il desiderio, un buon pasto; ma non e’ quello che cerchi. E via cosi’, per tutta la sera, tv,  musica,  pc… non va “bene” niente, non e’ quello che cerchi. Ci sono sere che vivi da eterno insodisfatto. Sembra che aspetti qualcosa..che forse non sai nemmeno tu:  son quelle sere che non ti resta che abbracciare il cuscino, raggomitolandoti nel letto, cercando di trovare almeno il tuo calore.

Q.P.G.A.

Piano 1655558 1920

Esce oggi 27 Novembra Q.P.G.A, doppio cd di Baglioni che “riprende” la sua opera del 1972 ampliandola. Forse non tutti sanno che nelle intenzioni dell’artista gia’ allora l’album doveva essere doppio (circa 30 Canzoni), ma vista la giovane eta’ del cantautore e la non ancora grande fama, la casa discografica RCA decise di ridurre i pezzi e fare uscire l’album in un disco solo. A distanza di 37 anni e con un progetto che ha compreso un libro e un film (oltre che una serie di concerti) Baglioni da alla luce questa “opera pop” di 52 pezzi (alcuni corti) riprendendo quei 30 pezzi iniziali e aggiungendone di nuovi. Sebbene alcuni brani gia’ li conosciamo dall’album Questo Piccolo Grande Amore e altri come singoli usciti in quest’anno( Buon Viaggio della Vita, Niente piu’, Lungo il viaggio – conosciuta come “in viaggio”), tutti i pezzi suonano “nuovi”. Baglioni infatti li ha completamente riarrangiati donando loro a volte nuove sonorita’, pur mantenendo le melodie che conosciamo, melodie pero’ che si susseguono, si rincorrono, si riprendono e vengono vestite di nuove parole… A tutto questo dobbiamo aggiugnere che 70 artisti hanno dato una “pennellata” in questo lavoro di Baglioni, chi con una frase o una parola, ma tutti ben riconoscibili. Insomma un nuovo lavoro che parte da lontano e che ancora ci porta a spasso per una la Roma vecchia di piazza del popolo e che lungo il Tevere ci fa arrivare a Porta Portese, alla stazione Termini, a Fiumicino fino ad arrivare infine a quel Faro e a quella maglietta fina…. per “una storia d’amore che non dura ina vita, ma la cambia per sempre”. CLAUDIO BAGLIONI“Q.P.G.A.” tracklist con ospiti CD 1. 1 OUVERTURE (con Andrea Bocelli) 2. LUNGO IL VIAGGIO (con Enrico Ruggeri, Eugenio Finardi, Francesco Renga) 3. PIAZZA DEL POPOLO (con Alex Britti chitarra) 4. UNA FACCIA PULITA (con Irene Grandi) 5. l’incontro (con Riccardo Cocciante) 6. NUVOLE E SOGNI (con Simone Cristicchi, Michele Zarrillo) 7. DUE UNIVERSI (con Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo) 8. SE GUARDI SU (con Baraonna, Pino Daniele chitarra) 9. CENTOCELLE (con Danilo Rea piano) 10. SVELTO O LENTO (con Elio e le Storie Tese) 11. BUON COMPLEANNO (con Renzo Arbore, Morgan) 12. l’appuntamento (con Giorgia) 13. BATTIBECCO (con Paola Cortellesi) 14. CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO (con Laura Pausini, Stefano Di Battista sax) 15. LUNGOTEVERE (con Rita Marcotulli piano) 16. JUKE-BOX (con Mario Biondi) 17. CHE BEGLI AMICI (con Pooh) 18. TORTADINONNA O GONNACORTA (con Neri Per Caso, Fabrizio Frizzi, Loredana Bertè, Ivana Spagna) 19. L’ULTIMO SOGNO (con PFM) 20. MIA LIBERTÀ (con Lucio Fabbri violino, Ron, Luca Barbarossa, Amedeo Minghi) 21. COSA NON SI FA (con Roy Paci tromba, Nek chitarra) 22. FIUMICINO (con Giovanni Allevi piano) 23. il riparo (con Antonello Venditti) 24. LA PAURA E LA VOGLIA (con Giovanni Baglioni chitarra) 25. LA PRIMA VOLTA (con Claudia Gerini) 26. UN SOLO MONDO (con Alessandra Amoroso) CD 2 1. PRELUDIO 2. QUEL GIORNO (con Joseph Calleja) 3. IO TI PRENDO COME MIA SPOSA (con Angelo Branduardi violino, Mango, Laura Valente) 4. l’arcobaleno (con Mina) 5. NOI SULLA CITTÀ (con Giusy Ferreri) 6. STAZIONE TERMINI (con Edoardo Bennato armonica) 7. ANCORA NO (con Giuliano Sangiorgi) 8. BUON VIAGGIO DELLA VITA (con Annalisa Minetti) 9. SISSIGNORE (con Gegè Telesforo, Enzo Jannacci) 10. MIA NOSTALGIA (con Fiorella Mannoia, Walter Savelli piano) 11. il rimpianto (con Ivano Fossati) 12. COME SEI TU (con Dolcenera) 13. PENSIONE STELLA (con Paolo Fresu tromba) 14. QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE (con Ennio Morricone piano) 15. AL MERCATO (con Neri Marcorè) 16. PORTA PORTESE (con Fiorello) 17. FIORE DE SALE (con Ornella Vanoni, Luis Bacalov piano) 18. QUANTO TI VOGLIO (con Noemi, Gianluca Grignani) 19. CON TUTTO IL MIO CUORE (con Jovanotti, Fabrizio Bosso tromba) 20. il ricordo (con Gianni Morandi) 21. UN PO’ D’AIUTO 22. VIA DI RIPETTA (con Stefano Bollani piano) 23. UNA STORIA FINITA (con Alice) 24. SEMBRA IL PRIMO GIORNO (con Franco Battiato) 25. SUITE 26. NIENTE PIÙ

Mostro

Vengo a prenderti nel sonno.Quando i sogni diventano incubi.Io che mi prestai a darti soccorso divento vampiro per cibarmi del sangue che ho contribuito a farti produrre.Strapazero’ la tua anima, la usero’ come fosse meretrice da strada pulendomi il sesso dopo l’amplesso.Rubero’ la tua linfa vitale, succhiero’ il tuo midollo, tagliero’ il tuo petto fino a bere dal  cuore ancora pulsante. MOSTRO! Sono un mostro. Il tuo mostro.Mi hai creato e ora mi rivolto contro di te. Non distinguo tra bene e male, odio e amore.Assetato solo di nuove prede mi fingo poeta per attirarti nella mia rete.Poi sara’ mattanza.

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Dagli alberi già cadono le foglie, si prepara la nuova stagione.Devo prepararmi pure io.Dopo molte parole sterili, tanti silenzi e alcune voci stonate, allargherò i miei rami al vento, scrollerò la corteccia… e darò ancora linfa a chi resterà attaccato.Multiforme son io, sempreverde da un lato, quercia dall’altro… in ogni caso continuerò a gettare semi. Coscienza Già cadono le foglie, assieme alle stelle. Fine dei sogni o delle illusioni. Quanto e’ lontano quell’ieri da lacrime di sorrisi, di baci rubati, di sguardi complici. Caduti i vestiti ci siam coperti le nudità, uscendo da porte diverse.

al di la dei sogni

La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto

stelle cadenti

E se le stelle cadenti non fossero speranze di sogni da realizzare ma sogni ormai svaniti, dimenticati, perduti, abbandonati, rifiutati, mai realizzati?A parte il fatto che poi non sono stelle ma semplci frammenti di polvere che cadono sulla terra, in ogni caso quella sia di luce segna qualcosa "che muore".Osservando il cileo in questi giorni (questi ultimi 2 giorni a dire il vero… per il resto sempre nuvolo) mi è venuto da pensare che forse sarebbe "meglio" dare alle stelle che restano nel cielo la "potenza" di sogni… e non curarci di quelle che "cadono" e "muoiono".A quanti sogni rinunciamo nella vita? Quante volte manco alziamo la testa?Non sognamo più, non abbiamo più la forza di credere in qualcosa o semplicemente non ne abbiamo voglia.E’ più facile trovare "confezionato" o "accontentarsi" che sputare sangue e sudare per raggiungere una stella…Però… guardando le stelle… fantasticavo… e se una stella cadente cade proprio alla fine di un arcobaleno?    Modà: Sala d’attesa dall’album Sala d’attesa Penso sempre che non ci riesco A fare quello che voglio Forse mi impegno troppo o forse non abbastanza Mi chiudo dentro me stesso, mi chiudo dentro una stanza Ma quando mi guardo dentro, poi capisco che infondo Il cielo non e’ lontano e arrivi anche se vai piano Basta che tutti i giorni ti costruisci un gradino Le paure che ho non le faccio vedere e capire pero’ Se la colpa e’ la mia so anche chiedere scusa prima di andare via Ma poi c’è sempre chi non sa apprezzare ma solo offenderti e giudicarti A volte mi fa paura vivere all’avventura Ma almeno so che ho ogni giorno un’emozione sicura La sfida non garantisce spesso una vittoria Ma almeno puoi dire sempre che hai creduto in qualcosa Il cielo non e’ lontano e arrivi anche se vai piano Basta che tutti i giorni ti costruisci un gradino Le paure che ho non le faccio vedere e capire pero’ Se la colpa e’ la mia so anche chiedere scusa prima di andare via Ma poi c’è sempre chi non sa apprezzare ma solo offenderti e giudicarti Ho capito che non e’ il botto, che ti fa fare il salto Ma che se voli basso ti gusti meglio il raccolto Perche’ per volare alto bisogna saper cadere E intanto che aspetto il turno Mi sto allenando ad atterrare Le paure che ho non le faccio vedere e capire pero’ Se la colpa e’ la mia so anche chiedere scusa prima di andare via Ma poi c’è sempre chi non sa apprezzare ma solo offenderti e giudicarti

Estate

Caldo! Caldo e Afa! Che faccio? Quasi quasi esco… apro la porta di casa e…un Phon mi assale alla gola. Rientro in casa…Prendo da bere… freddo … l’acqua è ghiacciata va beh fa niente… troppo tardi, mi fa già male lo stomaco. Che faccio? Accendo il pc…apro Mirc..entro in chat… /login #F A …….. CIAOOOOOOOOOOO nessuno… non risponde nessuno.. e ora che faccio? Vado nell’altra chat, quella che frequentavo prima …. /login #A V …… Ciao, vi ricordate di me? Peggio del deserto del sahaara… almeno tra le dune potrei incontrare qualche beduino. Ok, non demoralizziamoci. Apro il browser  mi dirigo sugli space…li troverò sicuramente qualcuno… o almeno qualcosa da leggere. “Ciao Brazir Messaggi … Visualizzato oggi …” Novita’ NULLA! Ma ma ma come è possibile? Ma che sta succedendo? Ero abituato ad entrare e avere una serie infinita di interventi da leggere. E va beh! Sul mio sito? Gia’.. ma tanto li non scrive nessuno… Sul mio forum? Peggio che andare di notte….sembra l’artico… Apro Msn.. qualcuno ci sara’! Silenzio di tomba!E ora??? Dove sono finiti tutti? Si, lo so… se voglio leggere posso andare anche indietro nel tempo ricercare cose “vecchie”, ma… è bello incontrare qualcuno e rispondere o commentare le cose nuove! Mah.. intanto provo a scrivere qualcosa io… Dunque… che scrivere?… UFF si suda anche a pensare…figurarsi a battere i tasti….mi viene un dubbio…Che siano tutti sdraiati a letto col ventilatore al massimo, un gelato in una mano e di fianco al letto un bicchiere da 5 litri della bibita preferita…ovviamente con la cannuccia direttamente in bocca? Quasi quasi ci vado anche io….CIAOOOOOOOO!!!! No dai resto e leggo qualcosa… ma per favore…ogni tanto però… venitemi a fare comagnia!!!   modifica da pezzo originale inserto su www.concertodisogni.it

Fantasmi Metropolitani

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Li incontro tutti i giorni, ai soliti posti ai soliti angoli. Camminano trascinandosi dietro una valigia di sogni perduti, occasioni buttate, coincidenze mancate. Li ho visti in aeroporto aspettare voli che non partono mai, sdraiati sulle poltroncine per tirare mattina, sulle panchine delle stazioni a guardare il tabellone delle partenze e degli arrivi, vagare sui mezzi pubblici cercando calore, raccogliere cicche di sigarette per fumarsi un po’ di tempo, cercare giornarli per coprirsi e qualche avanzo dai cestini. Uomini e donne a cui è passata la voglia anche di parlare, raccontarsi. A volte ti chiedono un caffè o una sigaretta, senza mai guardarti negli occhi, senza mai sentirsi uguali, ma anche loro hanno una dignità, non ti chiedono mai soldi o favori. Sanno di vivere a margine, sui marciapiedi o semplicemente un’altra vita, a volte cercata e voluta, a volte costretta. Carrelli pieni di ciò che resta dei loro ricordi o di quello che serve per vivere. Vivere… Se questo è vivere. A guardarli mi torna in mente la poesia se questo è un uomo di P. Levi. Si, sono uomini, persi nei loro pensieri, nelle loro storie. Amano, sognano, ridono, piangonono. Ci comunicano quello che sono anche solo tramite i loro occhi, attendendo qualcuno che tenda una mano. Fantasmi metropolitani, ad accompagnarmi nella notte…

Sognare e immaginare

Water 1828865 1920

Sognare e immaginare, facce diverse della stessa moneta o monete differenti? Per me sognare vuol dire “aspirare a qualcosa che ho nel cuore”, immaginare posso immaginare qualsiasi cosa. Posso immaginarmi capo dello stato, cow boy, donna, insegnante…. qualsiasi cosa, ma non sono i miei “sogni”… Insomma penso che posso immaginare i miei “sogni” ma non e’ detto che tutto quello che immagino sia “sogno”. O no?

Chi è l’amico assoluto?

Sutterlin 4984882 1920

Chi e’ l’amico vero? L’amico assoluto? Colui che ti sorride sempre, o quello che sa anche arrabbiarsi? Colui che ti dice sempre si, o quello che sa urlarti addosso anche i suoi no? Colui che ti da solo pacche sulle spalle, o quello che sa anche darti una sberla? Colui che non critica mai, o quello che sa portare avanti le proprie ragioni? Colui che… meglio star zitti, o quello che nonostante tutto parla? Non so… chi sia l’amico assoluto e se io mai saprò esserlo, ma se tu lo sei bussa alle porte del mio cuore e ti riconoscerò. 03/01/06 liberamente nata e ispirata ascoltando…. Non meritiamo la felicità, insoddisfatti sempre la vita se c’è è una stagione qualunque. Riposa sogno, non svelarti più non puoi bruciarti anche tu La rabbia oramai ha chiuso gli occhi e la mente Com’eri importante. Qui finisce il mondo, la nostra complicità l’amore si arrende Vincere senza più regole senza onestà, ti offende. Resti lì indeciso, sospeso sopra di noi nè ali nè vento Ecco il grande sogno schiacciato dalla realtà Un po’ di pietà… Addio poeti, artisti e navigatori, umanità a colori Almeno voi abbiate giorni migliori. Qualcuno dica no, qualcuno si impegni che è poi la verità a nutrire i sogni Più fantasia così non ti spegni. Qualcuno lo insegni. Io non ti ho venduto, io non ti tradirei mai amico assoluto Vieni da lontano che Cristo ti dedicò il suo accorato saluto. E per tutti i figli che non ti accendono più la nostra preghiera Che la fatica possa stanarci e portarci da te… ancora! Vola… Vola… Nè orgoglio nè paura.. Torna prepotente intrigante, armi ne hai Sei nato vincente Sfidaci a combattere il buio dentro di noi a uscire dal niente Scalda questi venti di pace e sincerità di musica nuova Per raccontarci un sogno sospeso, lasciato a metà Un uomo lo sa che esiste un disegno Incontriamoci là All’alba di un sogno…  

Polaroid da una stazione

Seduto sui gradini della stazione segnava su un quaderno tutti gli arrivi e le partenze, i ritardi e le coincidenze. Non gli sfuggiva niente pero’, ogni minimo particolare, ogni colore, ogni espressione. Solitamnente calmo in mezzo a quella confuzione osservava centinaia di uomini formica muoversi per andare chissa’ dove. L’autoparlante annuncia meccanicamente i numeri dei treni. Vite si sfiorano, sguardi si incontrano, anime si avvicinano ad altre anime, a volte si incastrano l’una dentro l’altra dilatandosi per poi staccarsi. E’ un gioco, e’ la vita… pochi incontri decisivi, molti scontri, a volte anche irritanti. Seduto su  gradini della stazione scriveva. Cadde un foglio, lo raccolsi. Istantanee di vita: – Donna col maglione rosso. Sola. Cerca l’amore. – Uomo d’affari, indaffarato, non sa che sta perdendo la vita. – Nonno coi nipotini, un viaggio a raccontare sogni passati. – Signora corre a casa, l’aspetta il marito affamato. – Ragazza, corre. Deve fare la spesa al discount. – Uomo, occhi tristi. Non piange ma sta morendo dentro. Righe piene di “polaroid”… vere o fasulle… colti attimi di anime perse. Seduto sui gradini della stazione segnava su un quaderno tutti gli arrivi e le partenze, i ritardi e le coincidenze, ma che cercava? La risposta la trovai nei suoi occhi: cercava lo sguardo din un volto perduto nel tempo che gli indicasse il treno per casa.

Solo la meta

Water 1828865 1920

Il fine giustifica i mezzi…. o i mezzi giustificano il fine?   L’idea di "arrivare", il traguardo, lo scopo.   Sogni o desideri da raggiungere. Persi nell’obiettivo distorciamo il presente, inforchiamo binocoli al posto degli occhiali. Sfocature attorno, occhi puntati alla meta ben fissa nella testa, nel cuore, nell’anima. Cavalli da soma, costretti ai paraocchi, buldozzer impazziti a schiacciare il mondo, ci perdiamo il sorriso della carezza di un raggio di sole  

Ritorno

Sutterlin 4984882 1920

Ho passato giorni a seguire i miei pensieri nel volo dei gabbiani. Sogni e visioni, sorrisi e attese. Mi son perso nel sole e ritrovato nella sabbia. Uguale ma diverso, cambiato eppur me stesso, cercando ancora la scia lasciata dai gabbiani.