Dagli alberi già cadono le foglie, si prepara la nuova stagione.
Devo prepararmi pure io.
Dopo molte parole sterili, tanti silenzi e alcune voci stonate, allargherò i miei rami al vento, scrollerò la corteccia… e darò ancora linfa a chi resterà attaccato.
Multiforme son io, sempreverde da un lato, quercia dall’altro… in ogni caso continuerò a gettare semi.



Coscienza


Già cadono le foglie,
assieme alle stelle.
Fine dei sogni
o delle illusioni.
Quanto e’ lontano
quell’ieri
da lacrime di sorrisi,
di baci rubati,
di sguardi complici.


Caduti i vestiti
ci siam coperti
le nudità,
uscendo da porte
diverse.

6 risposte

  1. sai come la ho letta io questa tua poesia, Fabio?
    l’amore degli adulti, ecco.
    nel senso della caduta dell’innamoramento e della consapevolezza che certi moti lasciamo spazi ad altri…
    poverini quelli che pensano che l’innamoramento dei primi tempi duri eterno…
    sono poi quelli che ricorrono a pillole di virilità piuttosto che ad altre scemenze…
    per non ammettere che certi attimo non torneranno, ed è giusto che sia così: si cresce e mutano in noi i sentimenti: una attrazione molto fisica iniziale nel tempo diventa altro e non certo meno intima…
    ma è un discorso lungo…

    buone vacanze, io son già a godermi il bellissimo dolce far nulla…

    🙂

  2. semi di parole
    mai gettate al vento
    spogliasi di se stessi per nascere a nuova vita
    che nuova non è mai
    perchè porta in sè le radici della precedente
    radici preziose…

    mi è piaciuta l’interpretazione di Sergio
    lk’innamoramento è una fase bellissima e transitoria
    il difficile è il dopo
    perchè si rischia di uscire da porte diverse
    invece di percorrere la stessa strada
    un sorriso
    Claudia

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