Dietro ai vetri
Occhi ovattati da nebbia osservano oltre il grigio. Rumori indistinti protetti da spessi vetri raccontano freneticamente una vita che non m’appartiene. Rastrello il mio giardino, perdendomi nelle sue righe: esistenze linearmente complicate
(ri)Partenza
m’incamminai in un giorno di pioggia verso il sole.
La tua danza
Vestiti d’orientali veli e balla alla luce d’una candela svelando il tuo corpo e il tuo ardore. Profumami col tuo odore, danzando sul mio petto, lasciandomi addosso la tua rugiada. Baciami con labbra di fuoco e cuore innocente, fino a impedirmi di dire no. Non posso non amarti, mentre, togliendomi il fiato, mi doni quell’ossigeno chiamato passione.
Pioggia di novembre
Piove su alberi spogli e foglie ingiallite a concimar radici per l’inverno alle porte. Scorgo muschio da raccogliere per un tramandato presepe sempre nuovo. Sbuca una lumaca, spostando la sua casa in nuovi luoghi. Mi lavo la pelle e l’anima sotto la pioggia dei morti.
santi moderni
Non vi son più santi in paradiso, son tutti in terra. Uomini perfetti giudicano e sentenziano in un’ anticipata apocalisse, trasmessa a reti unificate. Doni, talenti e capacità quali segni distintivi. Finchè l’argentea scure oscurerà il cielo e, come boomerang, colpirà chi il male ha vomitato in orecchie pronte a cibarsi d’inutili parole, lasciando ai corvi un succulento banchetto
Stamani
Mi sono accorto, semplicemente, di essere vivo.
Me ne vado
Pensavo d’esser tra signori e vedo solo umili quaqqaraqquà muoversi in fila verso una direzione tracciata d’altri. Alzo il cappello, m’inchino e me ne vado, dove la mente è ancora libera, e la bocca pulita.
Libero
Io, il mare, la mia vela. Il sole, il volo di un gabbiano: sono libero. 08/87
Volo controvento
Non crescero’ per scender ad un livello che non sento mio. Prendo il volo, controvento, seguendo la scia dell’estate che mi porta lontano da un luogo non luogo che non ho compreso, che non mi ha compreso. Parole senz’anima abbondano, portandomi all’indigestione: rinuncio ad esser complice d’un infantile gioco.
Un attimo
Domani andrò a prendere le sigarette, non preoccuparti, starò via un attimo, il tempo di uscire dalla tua vita.
Assurdo comportamento
Bussi alla mia porta a notte fonda quando ormai ho chiuso, chiedendo attenzione che non voglio ne posso dare. Eppure dalle tue labbra non esce saluto mentre sotto il sole, incrociamo il cammino. Assurdo comportamento! Ancora una volta non apriro’
Tango
Passo di danza, scivolato e calmo. Occhi negli occhi, intreccio di gambe, di corpi. Amplesso su note sincopate: “pensiero triste che si balla”. Pochi minuti: una storia d’amore e non e’ solo una rosa tra le labbra.
Non sarò io a cercarti
Mi ritroverai, quando non avrai paure. Nessuna promessa, nessun impegno, nessuna parola senza motivo; mattoni crudi e malta di fango, fondamenta d’un rapporto mai iniziato e infinito. Se mi cercherai sarò sull’erba umida, guardando le stelle.
Non sparirò
Hai ritrovato la tua vita, ti sento di nuovo serena. Seguirò il tuo nuovo incedere con la benevolenza di chi ora sa che vuoi essere seguita ma non accompagnata, sorretta ma non sospinta, incoraggiata, ma non spronata. Non sparirò, non sparirai, semplicemente cambieremo l’incedere, d’attiguo a parallelo. 07/09/2009
Amore Solitario
T’ho vista, nuda, perduta nei tuoi pensieri, mentre t’amavi. Mani vogliose incarnavano altre mani, portandoti a sospiri e gemiti perduti nella notte. Chi mai sarà, l’uomo che tanto ti fece vibrare solo al pensiero? In un tempo ormai dilatato, ora dormi serena, con ancora una mano tra le cosce.
Orizzonte?
Dove finisce l’orizzonte? Dove ti porta lo sguardo, o dove ti porta il pensiero? Lascia scorrere la mente verso linee lontane, dove il limite è il tuo limite, dove il sogno è realtà, e la realtà fantasia. Sposta il tuo sguardo oltre quel cielo per riscoprirti uomo.
Pensiero
Si sofferma il pensiero sul senso dell’esistere: un maledetto equilibrio e non siamo acrobati.
Che ne sarà di noi?
Saremo foglie concimanti la terra, o gabbiani liberi in cielo? Fili intrecciati della stessa corda, o parole perdute nel vento? Grani immobili della stessa clessidera, o sole e luna nello stesso cielo, costretti a sfiorarsi senza mai abbracciarsi? Tengo le tue mani tra le mie, e t’accarezzo il volto, per un attimo che ha il sapore d’eterno. Non so che sarà di noi, ma so cosa sei stata, sei e sarai per me: personale raggio di sole, illuminante la mia via, riscaldante l’anima.
Immobile
Nel mio silenzio mille mute parole che non sentirai. Incapace a reagire continuerai cercando inutili appigli, rivolgendoti a chi non potra’ aiutarti intercedendo. Non recupereari il terreno perso restando immobile e, come annunciato, tutto sara’ inutile ricordo
Sera d’estate
Riconosco profumo di sale e limoni. Scruto il cielo a trovar la mia stella, mentre mi inebrio della tranquillita’ d’un vecchio salice. Volano pensieri assieme alla brezza; m’abbandono ad un suono lontanto. S’accendono il faro e le lucciole: respiro col mondo, rinasco col morir del sole.
Occhi al cielo
Occhi bassi a non incontrare i miei, per paura, vergogna, timore o timidezza. Mare senza onde, cielo senza nuvole. fiore senza petali, penna senza inchiostro, cornice senza quadro piuma senza ali. In questa tersa notte alza la testa riscoprendoti stella, riprendi il pennello pitturando la tua vita, sorprendimi, sorprenditi, incrociando nuovi e vecchi sguardi, mutando la paura in coraggio e la sopravvivenza in vita.
Quando sara’ il momento
Vorrei lasciarti il calco dell’anima con le sue rughe crepe e tromenti. Vorrei lasciarti il rumore della mia voce. Vorrei lasciarti il soffio di una carezza, il calore di uno sguardo, il brivido di un abbraccio. Vorrei lasciarti quello che ero e che sono. Vorrei lasciarti un ricordo impresso nella mente delle onde infrante sugli scogli. Quando per noia, scelta, morte, vita, desiderio o casualita’, sara’ il momento, di prendere strade diverse, mi basterebbe solo lasciarti il sorriso che mi donasti all’inizio del cammino.
Disquisizioni sul mio tempo
Guardo il cielo, cercando stelle cadenti, accecandomi col sole: Tempo sprecato per i desideri. Nuoto controcorrente cercando d’arrivare ai miei luoghi natali. Tempo passato a riscoprire la vita. Mi bagno nella pioggia, lavante il sudore e l’amarezza, calpestando la terra umida. Tempo vissuto ad affondare radici. Osservo un faro lontano a segnare la via dei marinai ma non la mia. Tempo improvviso di nuove certezze Disarmato grido il mio nome al modo. Tempo voluto a ricordarmi chi sono.
Per sempre figlio
Crescerai, avrai la tua strada, la tua vita: primi pensieri quando ti portai al mio seno Ho seguito i tuoi passi con trepidante attesa: i primi barcollanti, poi man mano più decisi, poi quelli sui gradini della scuola, dei tuoi primi battiti al cuore…. quelli del tuo incedere: diventasti uomo, marito, padre… diventerai nonno eppure, per me resterai sempre figlio, da seguire, con lo sguardo, sognante e attento, di madre.
Verso un orizzonte
Nonostante quello che sono tu mi sei accanto, a sfogliare il libro dell’esistenza che ci vede, ogni istante, piu’ vecchi ma meno domi all’incertezza del vivere. Perfetto non sono, perfetta fosti a legarmi a te, per quel che esprimo e che tu sola comprendi, scorgi, rilevi. Nelle tue mani le mie stonature diventan musica. Dirigimi dove ancora non so in questo viaggio da sempre iniziato, ma mai cominciato verso un orizzonte chiamato vita.
Il giusto nome.
Acqua chiara scorre nelle vene, mi nutro di ogni lacrima di vita, d’ogni riflesso del sole. Mi sento parte dell’orizzonte, sospeso tra mare e cielo respiro. T’amo perché non chiedi nulla, chiamami col giusto nome e ti risponderò.
In una lacrima
Riflesso, in una tua lontana lacrima, trovo il mio spirito d’eterno bambino, in un corpo di uomo. Scopro fili d’argento ad unire incompatibilmente cuori compatibili, mentre abbracciando l’aria sento il tuo profumo. Carne, sogno, corpi, odori, pensieri, immagini: Cuore, stomaco e cervello. Riflesso in una tua lontana lacrima, trovo il mio spirito, che, abbandonandosi ancora, ancora vive.
Cercami
Cercami in un raggio di sole, nelle onde del mare, nei fili d’erba. Cercami nel vento, nelle nuvole, nel silenzio. Sarò dove non mi vedi, sarò dove non mi pensi. Leggeri battiti d’ali di farfalla. Cercami nelle parole, nei suoni, nei colori. Cercami nell’arcobaleno, cercami nella pioggia, cercami nella luna. E se tutto sarà buio, cercami semplicemente nel tuo coure