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pianti e sorrisi unendosi al tramonto vite divise

Ed è passato…

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…un altro compleanno… Tra auguri “falsi” e auguri “veri”… tra auguri che ti hanno commosso e altri che ti han fatto ridere, tra auguri arrivati inaspettato e quelli che proprio non sono arrivati… tra quelli freddi e quelli caldi.. anche se magari solo “scritti”.. Ma in fondo è giusto così… inutile fantasticare, aspettare, sperare…ognuno di noi ha seminato… ma non è solo dalla semina che dipende il buon raccolto, molto dipende anche dalla terra e dai fattori atmosferici… Così…in giorni come questi scopri chi ti è realmente “vicino”… chi sa come e quando farti gli auguri e chi è… 41 anni che “sbaglia”…o quasi … E poi che c’è da fare gli Auguri? Uno INVECCHIA e gli si dice pure AUGURI… in poche parole gli si AUGURA DI INVECCHIARE!!! E alla fine? Che rimane di tutto questo discorso? rubati attimi osservando il tramonto nel genetliaco

Lezioni di vita…trovate online

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Lezione n° 1 Un uomo va sotto la doccia subito dopo la moglie e nello stesso istante suonano al campanello di casa. La donna avvolge un asciugamano attorno al corpo, scende le scale e correndo va ad aprire la porta: è Giovanni, il vicino. Prima che lei possa dire qualcosa lui le dice: “ti do 800 Euro subito in contanti se fai cadere l’asciugamano!” Riflette e in un attimo l’asciugamano cade per terra… Lui la guarda a fondo e le da la somma pattuita. Lei, un po’ sconvolta, ma felice per la piccola fortuna guadagnata in un attimo risale in bagno. Il marito, ancora sotto la doccia le chiede chi fosse alla porta. Lei risponde: “era Giovanni”. Il marito: “perfetto, ti ha restituito gli 800 euro che gli avevo prestato?” Morale n° 1: Se lavorate in team, condividete sempre le informazioni!   Lezione n° 2 Al volante della sua macchina, un attempato sacerdote sta riaccompagnando una giovane monaca al convento. Il sacerdote non riesce a togliere lo sguardo dalle sue gambe accavallate. All’improvviso poggia la mano sulla coscia sinistra della monaca. Lei lo guarda e gli dice: “Padre, si ricorda il salmo 129?” Il prete ritira subito la mano e si perde in mille scuse. Poco dopo, approfittando di un cambio di marcia, lascia che la sua mano sfiori la coscia della religiosa che imperterrita ripete: “Padre, si ricorda il salmo 129?” Mortificato, ritira la mano, balbettando una scusa. Arrivati al convento, la monaca scende senza dire una parola. Il prete, preso dal rimorso dell’insano gesto si precipita sulla Bibbia alla ricerca del salmo 129. “Salmo 129: andate avanti, sempre più in alto, troverete la gloria…” Morale n° 2: Al lavoro, siate sempre ben informati!   Lezione n° 3 Un rappresentante, un impiegato e un direttore del personale escono dall’ufficio a mezzogiorno e vanno verso un ristorantino quando sopra una panca trovano una vecchia lampada ad olio. La strofinano e appare il genio della lampada. “Generalmente esaudisco tre desideri, ma poiché siete tre, ne avrete uno ciascuno”. L’impiegato spinge gli altri e grida: “tocca a me, a me….Voglio stare su una spiaggia incontaminata delle Bahamas, sempre in vacanza, senza nessun pensiero che potrebbe disturbare la mia quiete”. Detto questo svanisce. Il rappresentante grida: “a me, a me, tocca a me!!!! Voglio gustarmi un cocktail su una spiaggia di Tahiti con la donna dei miei sogni!” E svanisce. Tocca a te, dice il genio, guardando il Direttore del personale. “Voglio che dopo pranzo quei due tornino al lavoro!” Morale n° 3: Lasciate sempre che sia il capo a parlare per primo!   Lezione n° 4 In classe la maestra si rivolge a Gianni e gli chiede: ‘Ci sono cinque uccelli appollaiati su un ramo. Se spari a uno degli uccelli, quanti ne rimangono?’ Gianni risponde: “Nessuno, perché con il rumore dello sparo voleranno via tutti”. La maestra: “Beh, la risposta giusta era quattro, ma mi piace come ragioni”. Allora Gianni dice “Posso farle io una domanda adesso?” La maestra: Va bene. “Ci sono tre donne sedute su una panchina che mangiano il gelato. Una lo lecca delicatamente ai lati, la seconda lo ingoia tutto fino al cono, mentre la terza dà piccoli morsi in cima al gelato. Quale delle tre è sposata?” L’insegnante arrossisce e risponde: “Suppongo la seconda… quella che ingoia il gelato fino al cono”. Gianni: “Beh, la risposta corretta era quella che porta la fede, ma… mi piace come ragiona”!!! Morale n° 4: Lasciate che prevalga sempre la ragione. Lezione n° 5 Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: “Sono cieco, aiutatemi per favore”. Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un’altra frase. Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote. Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose: “Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo”. Sorrise e se ne andò. Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: “Oggi è primavera e io non posso vederla”. Morale n° 5: Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.   Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l’Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti…. Per scoprire il valore di un anno, chiedilo ad uno studente che è stato bocciato all’esame finale. Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto. Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all’editore di una rivista settimanale. Per scoprire il valore di un’ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi. Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l’aereo. Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente. Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d’argento. Il tempo non aspetta nessuno. Raccogli ogni momento che ti rimane, perché ha un grande valore. Condividilo con una persona speciale, e diventerà ancora più importante.  

Come foglia

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M’innamorai del tuo sguardo, ti donai il cuore. Passarono anni e stagioni, che mi videro foglia attaccata al tuo ramo, in attesa d’ un alito di vento e del calore del sole. Ancor oggi resisto e se mai dovessi cadere sorridero’, perche’ finalmente, allora, t’accarezzereri

Ti scattero’ una foto… si ma con che macchina

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La fotografia dalla sua nascita ha subito una serie infinite di “trasformazioni”. Senza entrare troppo nei particolari vorrei sottolineare alcune differenze fondamentali per capire di cosa parleremo e del perche’ alcune cose saranno “impossibili”, anche se comunque e’ sempre meglio saperle. La prima e piu’ grande differenza oggi come oggi tra i vari tipi di macchine fotografiche e’ quella tra macchine “tradizionali” (a pellicola) e “digitali”, anche se, a mio avviso, la differnza principale dovrebbe rimanere sempre tra macchina fotografica compatta e reflex. La principale diversita’ tra macchina analogica e digitale e’ data dal supporto di “archiviazione” delle immagini stesse: rullino (bianco e nero, colori, infrarossi, per luce notturna o diurna etc etc) o supporto digitale (solitamente schede di memoria). In poche parole, il vantaggio consiste nell’ingombro sia delle macchine che dei “riusultati”, vi ricordate vero i raccoglitori delle diapositive (oltre che al proiettore), i vari album per le foto, l’antina dell’armadio o la scatola piena dei negativi? Ora si mette tutto su CD o DVD… e via. Ricordatevi pero’ che anche i cd e i dvd non sono eterni (vi conviene copiarli ogni 2 o 3 anni) e che per ogni foto e’ meglio avere una duplice copia…non si sa mai!. Passiamo ora alla differenza che secondo me e’ piu’ importante: macchina compatta o macchina reflex. Senza entrare in discorsi tecnici possiamo dire che con le reflex fotografi ESATTAMENTE quello che vedi nel mirino e esattamente nel momento in cui scatti. Questo perche’ tramite un gioco di specchi nel mirino (o nello schermo LCD per alcuni modelli) viene trasmesso esattametne quello che si vede nell’obiettivo. Una reflex e’ sicuramente piu’ pesante di una compatta ma ha dei vantaggi: Possibilita’ di intervenire manualmente su ogni aspetto della foto, possibilita’ di cambiare gli obiettivi (dal grandangolo per i paesaggi ai superzoom), la possibilita’ usare flash esterni e motori per le foto in sequenze/sportive… D’altro canto le compatte sono estremamente trasportabili, costano soltiamente molto meno, sono facili da usare e permettono di registrare anche filmati ormai quasi tutti con audio. Insomma, in parole povere se non si ha bisogno di fare foto con molta “interpretazione personale”, in condizioni di luce critica (notte, alba o tramonto), eventi o concerti, ma volete semplicemente avere qualche foto “ricordo” di persone care o delle vacanze una macchina compatta va benissimo, ma se in alternativa volete fare foto “particolari” (controluce, concerti, chiese, notte etc etc) rischierete solamente di avere foto “inutili”, nere o troppo luminose. Ah.. dimenticavo… piccolo suggerimento per chi fa le foto “mosse” con la digitale. Sappiate che dato che ogni foto deve essere rielaborata tramite dei software interni alla macchina, prima di muovere la macchina stessa conviene sempre aspettare che venga fatta vedere l’anteprima della foto, infatti come accennato prima la foto catturata non e’ esattamente quella di quando avete “scattato”.

…Amicizia?

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Rimase intenta ad ascoltare le sue parole. Seduta in riva al mare, faceva tesoro di ogni sillaba pronunciata. Pensieri si accavallavano nella mente, un misto tra stupore, rabbia, gioia, rispetto e ammirazione. “Una vita raccontata in cinque minuti” – le disse – che poi divennero ore. Racconti di episodi lontani impressi nella mente. VIVI, presenti. Attimi anche difficili, terribili, duri: morte, vita, rassegnazione, fallimento, forza, costanza, rinascita, accettazione, ricadute, riprese… Un quadro a colori dietro una lastra grigia… sprazzi vivi in un contesto monocromatico. Non riusciva a parlare, ogni parola sarebbe stata superflua, inutile. Assaporava quell’attimo in cui il tempo sembrava essersi fermato e, come in un film, riusciva quasi ad essere protagonista condividendo quegli attimi non suoi, librandosi in volo con la fantasia. Visse la sua rinascita, la sua “fenice”. Ne fu’ felice. Si ritrovo’ serena, si accorse di aver ricevuto tra le mani una parte della vita di un’altra persona e capi’ di aver condiviso parte dell’anima. L’abbraccio’, un bacio in fronte, a voler ringraziare del dono. Poi in silenzio guardarono il tramonto, con la consapevolezza di aver posto alcuni mattoni per quella che potrebbe chiamarsi Amicizia.

Parole d’estate

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Dimmi cosa ti hanno detto gli orizzonti e raccontato le onde. Spiegami i colori dell’alba e fammi rivivere i tramonti. Come brezza accarezzami il viso e sussurra alla mia anima ciò che sei, fino ad arrivar ad osservare le stelle, ritornando a sognare guardando un arcobaleno. 30/08/08