In un letto troppo grande
Nuda e sola, simulano le tue mani Il ricordo di un uomo lontano. Solitario piacere, fino a chiudere gli occhi, lasciando una mano tra le umide cosce.
Presentazione del libro Haiku
PARROCCHIA S. MARIA LIBERATRICE MILANO Salone parrocchiale GXIII Via Cuore Immacolato di Maria 20141 Milano ———————————————– Sabato 03 Dicembre ore 17.00 Domenica 04 Dicembre ore 11.15 Presentazione del libro Haiku di Brazir – F. Bombelli “Personalmente amo molto “giocare” con le parole, c’è un fascino, un potere in esse che trascende da quello che è il mero significato… accostate fra loro assumono sfumature inusuali, offrono visioni altre, come giustamente dice Brazir possono divenire flash, aprire visioni diverse. L’haiku è uno dei modi in cui si può “giocare”, non è certo un gioco semplice, molte regole rischiano di ingabbiare il pensiero, la libera espressione delle proprie sensazioni e riuscire in sole 17 sillabe ad esprimere un’emozione è un’impresa che non fa per me, non ci riuscirei mai. L’haiku richiede stilisticamente una buona, per non dire di più, capacità di sintesi ma richiede in primo luogo, per essere composto, la capacità di guardare oltre, di vedere al di là delle convenzioni, di sentire col cuore prima che conla mente. Ho letto sprazzi del cuore di Brazir in questi haiku” – Prof. Claudia Poli. ———————————————– “Anche io voglio sostenere nel mio piccolo la ristrutturazione dell’oratorio. Ho raccolto in questo libricino gli Haiku gia’ pubblicati in Fotografie di Pensieri (2008) aggiungendone alcuni scritti nei 2 anni successivi. Il costo di Haiku e’ di 8 Euro + s.s. e per ogni copia venduta circa 3 euro verranno da me donati all’iniziativa. Avevo un sogno nel cuore ed e’ diventato Fotografie di Pensieri, ora vorrei che il mio sogno (o parte di esso) possa aiutare a realizzare il sogno di tanti cuori, presenti e futuri” – Brazir F. Bombelli Contestualmente verrà proposta anche una Personale di Matteo Colombini Seguira’ rinfresco. Vi Aspettiamo Numerosi Scarica la locandina dell’evento!
La mano di Fatima – Ildefonso Falcones
Nei villaggi delle Alpujarras è esploso il grido della ribellione. Stanchi di ingiustizie e umiliazioni, i moriscos si battono contro i cristiani che li hanno costretti alla conversione. È il 1568. Tra i rivoltosi musulmani spicca un ragazzo di quattordici anni dagli occhi incredibilmente azzurri. Il suo nome è Hernando. Nato da un vile atto di brutalità – la madre morisca fu stuprata da un prete cristiano –, il giovane dal sangue misto subisce il rifiuto della sua gente. La rivolta è la sua occasione di riscatto: grazie alla sua generosità e al coraggio, conquista la stima di compagni più o meno potenti. Ma c’è anche chi, mosso dall’invidia, trama contro di lui. E quando nell’inferno degli scontri conosce Fatima, una ragazzina dagli immensi occhi neri a mandorla che porta un neonato in braccio, deve fare di tutto per impedire al patrigno di sottrargliela. Inizia così la lunga storia d’amore tra Fatima ed Hernando, un amore ostacolato da mille traversie e scandito da un continuo perdersi e ritrovarsi. Ma con l’immagine della mamma bambina impressa nella memoria, Hernando continuerà a lottare per il proprio destino e quello del suo popolo. Anche quando si affaccerà nella sua vita la giovane cattolica Isabel… Un gran bel libro! Non ho letto la cattefrale del male, quindi per me autore “sconosciuto” anche se non di nome. Romanzo storico, ma che fa riflettere sull’integrazione tra 2 culture diverse. Una storia d’amore ma anche storia di una vita, di un popolo, di un regno… Tante pagine che scorrono veloci… colpi di scena, donne, descrizione di crudeltà e amore sublimi. Ricordi… pensieri… fatti… momento storico forse poco conosciuto ma decisivo nella storia spagnola e europea. Un libro da consigliare e da leggere, sotto molti punti di vista.
I moti dell’anima – seconda edizione
Questo e’ l’attestato di partecipazione al concorso “I MOTI DELL’ANIMA” a cui ho partecipato con 3 poesie: Scrivo per me, Se vuoi essermi amico e Domande dal cuore. Per informazioni sulla serata finale della manifestazione potete leggere qui: positanonews. Io sono stato tra i pochi poeti non presenti e so che e’ stata letta dall’attore “Se vuoi essermi amico”. Il meccanismo della manifestazione prevedeva che ogni autore doveva votare per la composizione che piu’ l’aveva colpito. Gli autori non presenti avevano comunque 1 voto d’ufficio. Io ho ricevuto 3 voti. Non e’ il primo concorso a cui ho partecipato ma e’ il primo che, oltre ai finalisti e ai segnalati, avvisa e rende partecipi anche tutti gli altri. Volevo ringraziare Chao che mi ha segnalato il concorso e l’architetto Maria Rosaria Manzini, curatrice della manifestazione, che mi ha sempre risposto fugando ogni mio dubbio e anzi, ringraziandomi, per le critiche da me esposte. Ora lascio la “parola” a chi la serata l’ha vissuta. “Serata primaverile a pochi metri dal mare; tra i turisti che girano, alcuni si dirigono nei locali del Museo del Viaggio di Positano. Non sono turisti, ma poeti, richiamati dalla manifestazione “I moti dell’Anima”, un’ iniziativa arrivata alla seconda edizione, che ha riscosso e confermato un interesse attento e, considerando la posizione e la popolazione del paese, anche piuttosto numeroso. 44 poeti presentano i loro “moti dell’anima”, “foto” dei loro stati d’animo o delle sensazioni suscitate da avvenimenti o pensieri. Qualcuno assente, sicuramente forzato, ma la presenza era resa quasi tangibile dalle sue parole affidate alla lettura di un giovane attore della compagnia dei Murattori. Anime di ogni età: ragazzini, adolescenti e signori/e attempati e rappresentanti una buona parte d’Italia e anche un pò di estero, leggono con sentimento quello che hanno messo sui fogli bianchi. Due poesie lette dai poeti presenti ed una recitata dagli attori per coloro che non potevano esserci. Da spettatrice, qualche difficoltà a seguire l’audio di tutte le letture. Sarebbe stato bello avere i testi per non perdere parole che in una poesia non sono mai inutili o superflue. Ogni sei poesie, un piccolo intermezzo musicale, affinchè si potesse riflettere e ordinare nella mente quanto ascoltato. Poesie lunghe come piccoli racconti e argomenti tra i più vari. Spesso è stato ricordato il paese, forse da coloro che se ne sono allontanati, o la sua vita: il mare, i pescatori, la luna. Molti versi dedicati ai propri cari, altri a persone che hanno lasciato un segno nella storia. La serata scorre tranquilla, nel clima che solo l’amore per la cultura e il sentimento possono creare. Quando tutte le sensazioni sono state espresse, mentre i presenti si rifocillano ad un piccolo buffet, i poeti sono occupati dalla votazione. Ognuno di essi dovrà esprimere tre preferenze; ai non presenti viene assegnato un voto “d’ufficio”, in modo da partire alla pari. Anche ai presenti non poeti sarebbe piaciuto esprimere un giudizio, ma… era giusto che fosse un discorso tra intenditori. Una professoressa romana, prima della premiazione, discorre sugli haiku: li presenta, li spiega, ne legge alcuni. Molti in sala li conoscevano già; forse solo qualcuno non sapeva cosa fosse questa sintetica forma espessiva giapponese. Premia alcuni haiku dei ragazzi delle scuole che hanno seguito le sue lezioni e, in breve, imparato a comporre queste piccole poesie. I poeti sono attenti; è il momento di leggere i prescelti. Qualcuno con aria tranquilla si è servito al buffet, ma molti sono rimasti seduti al loro posto, evidentemente compresi nel momento. Terzo posto: Chiara Baistrocchi, liceale di Napoli, con una poesia ispirata al mare: “Io e il mare” Secondo posto: Vincenzo Russo, della provincia di Napoli, con un lungo testo in dialetto dedicato a Karol Woitila: “A vuluntà ‘e Dio, Karol ‘na penna e ‘a mana mia”. Vincitrice Giovanna Parlato, ragazza poco più che ventenne di Positano , con “Vorrei..” . Il suo desiderio di vivere intensamente, di vivere bene, di essere e non di adeguarsi, è passato attraverso i desideri espressi in “Vorrei”… E’ passata la sincerità della speranza e la speranza di chi (ancora?) crede nell’impegno di vivere. Ai tre finalisti un piatto in ceramica; a tutti i partecipanti, assenti compresi, un attestato di partecipazione. La serata per gli spettatori si conclude con la risalita verso casa con qualche bella emozione in più di cui parlare. Per i poeti e gli organizzatori, una cena insieme; persone che non si conoscevano nella maggioranza dei casi, ma che sicuramente avranno saputo di cosa parlare e si saranno sentiti uniti e affiatati nel condividere la loro comune passione. Per tutti l’appuntamento a tra qualche mese, in una sera di fine estate, per prendere in mano il frutto tangibile di questa esperienza: il libro che raccoglierà tutte le poesie presentate e qualche breve nota sugli autori. Sarà un altro momento particolare di attenzione allo spirito. I poeti che non hanno potuto leggere le proprie opere ad aprile, potranno farlo in quell’occasione e i “moti dell’anima, le “foto di pensieri”, saranno ancora una volta protagonisti. In conclusione, una serata particolare, prima che il caos del turismo e delle attività estive incalzino; una serata di riflessione, una serata di cultura che non può che far bene a chiunque, compreso Positano e che avrà fatto tirar fuori qualche poesia da qualche cassetto chiuso da tempo. – Chao“