L’oca presuntuosa

Un’ochetta presuntuosa tutta fiera e baldanzosa, girovagando va’ per l’aia a testa alta e tutta gaia, raccontando ai quattro venti, di galline e polli, storielle inesistenti. Papere, asini e maiali, assieme a tutti gli animali, sogghignando a tal parole vuote e senza alcun valore, additavano segnalando il galletto dell’inganno. Tanto era il gran macello che non videro dal cancello, arrivare il contadino per il giro del mattino. Solo un gufo molto saggio non cadde in quel retaggio e all’oca dispettosa disse  “hai perduto cosa preziosa”. Subito l’oca preoccupata, a cercar si mise indaffarata, mentre il contadin indispettito col fucile tutt’impettito nel sedere impallinò chi tutto quello starnazzo provocò. Così l’oca poverina, morta e spennata finì in cucina, a far da piatto di portata per la festa comandata.