Serpeggia silenziosa
questa sensazione
di malessere.
Un saluto dato o non dato,
una parola non corrisposta
e tutto diventa macigno.
Non risesco piu’ a capire
se son straniero in casa mia
o in casa d’altri.
Pesanti pensieri
ingrigiscono la voglia
e l’anima,
attendo risposte
che mai verranno
ingoiando ippopotami
dal vago sapore di fango.
Alzo la testa dalla palude,
incrocio gli occhi con un falco,
mi rialzo,
seguendolo in volo.
Questi versi trasmettono egregiamente una sensazione di disagio, di solitudine , ma anche la speranza di uscirne, di allontanarsi dai problemi volendo ancora credere che si possa farlo.
e come falco.. vedere “oltre”
Perfetta descrizione di uno stato d’animo, troppe volte insopportabile…